sabato 3 novembre 2012

Windows 8: prime impressioni

Windows 8 ormai è arrivato da qualche giorno, finalmente possiamo farci un'idea e condividere le prime impressioni a riguardo. 


Cercando di non farci trasportare dall'entusiasmo della "prima volta", tracciamo un percorso virtuale nel quale affrontare la nuova esperienza interattiva: il sistema operativo rivoluzionario; quello che qualcuno ha chiamato l'OS della svolta.


Per quanto Windows 8 possa sembrare un passo avanti enorme rispetto al passato (vedi Windows 7), questo potrebbe anche essere un azzardo, un passo "più lungo della gamba". E' innegabile che la trasformazione dell'interfaccia (Live Tile) potrebbe destabilizzare l'utente fedele al colosso di Redmond, che fino ad ora nell'upgrade iterativo del proprio OS, si era limitato a dei piccoli (se pur significativi) step. La vera rivoluzione però risiede nel fatto che Windows 8 propone un approccio al computer totalmente differente rispetto a come abbiamo imparato a conoscerlo, di conseguenza, se alcune cose diventano sopportabili, semplificative e persino gradevoli, in altre si complicano diventando quasi impossibili.

Convivenza interfacce

Il nuovo sistema presenta due interfacce completamente disgiunte: la nuova interfaccia dinamica a mattoncini e la vecchia, quella standard di Windows 7.

Il passaggio tra le due è molto semplice: da windows 8 basta cliccare sull’apposito mattoncino, dalla vecchia invece basta spostare il mouse sull'angolo in basso a sinistra, dove una volta c’era il pulsante Start, ora eliminato, e cliccare sull'icona a comparsa di Windows 8. E' anche possibile passare da una finestra "vecchio stile" a una in modalità nativa utilizzando la solita combinazione ALT+TAB. Sono diverse le combinazioni di tasti che ora torneranno utili: provate a premere il solo tasto windows, oppure Windows + X per accedere a un menu più completo di tutte le impostazioni del sistema.

Tutto molto semplice è vero, nessun problema di funzionalità ma già si sente un primo forte scollamento (probabilmente voluto) tra il modo di usare la nuova interfaccia e le vecchie abitudini. Anche la stilizzazione grafica lascia un po' interdetti: i due ambienti non hanno davvero nulla a che fare l'uno con l'altro sotto il profilo estetico. Tutto questo potrebbe lasciare perplessi. Quello che ci chiediamo è se il mondo sia pronto a gestire un tal cambiamento.

Migrazione applicazioni

Le applicazioni che funzionavano nella vecchia interfaccia continueranno a funzionare nella stessa modalità. Niente di strano, tranne per il fatto che le due interfacce tra loro non comunicano o meglio non espongono il contenuto. Non vedrete notifiche di una quando sarete nell'altra, tanto per capirci.

Conviene quindi, quando possibile, disinstallare le vecchie versioni dei programmi sostituendole con quelle nuove per poter tornare ad averne soltanto una, moderna e perfettamente integrata.

Il problema è che mancano all'appello centinaia di applicazioni e la stragrande maggioranza dei vecchi programmi, diffusa a livello planetario, non ha ancora una corrispondenza nativa Windows 8. Quanto tempo ci vorrà?

I produttori di App dovranno adeguarsi e sviluppare le versioni native, pena l'abbandono delle vecchie app in virtù di nuove possibilità. Chiaramente non sarà un processo facile. Anche in questo caso, ribaltando il punto di vista, ammiro Microsoft per la scelta molto coraggiosa di creare un punto di rottura che è totale con il vecchio mondo ma al tempo stesso permette ancora di utilizzarlo.

Un mercato come quello italiano è pronto al salto verso Office 365 o altri sistemi Cloud molto spinti? E i vecchi programmi, magari anche molto costosi, che più o meno tutti hanno come verranno sostituite? Quale sarà la resistenza da parte degli utenti e degli stessi produttori di software? Abbracceranno totalmente la nuova via o creeranno ibridi di dubbia utilità con la scusa di mantenere le vecchie abitudini?

Ricordate la brutta fine di Windows Vista? In quel caso gli utenti non avevano esitato a stroncarlo, inducendo Microsoft a replicare qualche anno dopo a correggere il tiro con Windows 7, riducendo drasticamente il ciclo di vita dell'OS "più sfortunato di sempre", per citare i deprimenti e poco fantasiosi slogan Apple.

Gestione finestre in Windows 8

La gestione delle finestre in Windows 8 è un altro bel dilemma. Il problema fondamentale è che l'ambiente nativo di Windows 8 non ha finestre. E' possibile attivare l'applicazione a video per tenerla aperta, passare da un'app a un'altra ma mettere finestre vicine è un concetto scomparso. C'è un'unica possibilità di farlo: piazzare un'app nel contenitore principale e una nella "barra laterale". Lo schermo si divide in due parti (circa 80% e 20%) mostrando le due app affiancate.

Non è possibile fare altro, semplicemente perché Windows 8 non ha finestre. E quindi? Per gestire i file come faremo? Fino a quando non ci saranno App native per farlo sarà un decisamente un bel problema.

D’altra parte Windows 8 vuole che si utilizzi il computer in modo diverso e noi cerchiamo di ragionare come se avessimo tra le mani il solito buon vecchio W7. Non sarà facile perdere il "vizio".

A riguardo, scomoderemo di nuovo l'ambiente Windows, citando l'esperienza, anzi l'expercience, o più comunemente detto Windows XP. Ricordate quanto è stato difficile dissuadere gli utenti in possesso di licenza dall'utilizzarlo, favorendo così la nuova generazione dell'OS Microsoft? Ancora oggi, con la cessazione degli aggiornamenti, certi utenti si sono rifiutati di abbandonarlo.

Conclusioni

Tutto starà nel vedere con quanta enfasi e quanta velocità i produttori di software vorranno produrre le nuove App native e fino a quanto gli utenti saranno disposti ad imparare un nuovo modo d’uso del computer. Fino ad allora la funzionalità è garantita da questa sorta di "due sistemi in uno" che però lascia un po' perplessi.

Diventa necessario imparare tutte le combinazioni di tasti per riuscire a muoversi velocemente. Sembra quasi un controsenso: semplificare l'interfaccia per poi complicarne la gestione dei programmi. Per certi aspetti l'ambiente nativo è molto avanti, per altri quello di prima torna indietro. Questa differenza tra app native e programmi vecchio stile poi crea non poca confusione e, sottolineiamo ancora, evidenzia uno scollamento totale tra i due mondi.

Per un'utilizzo prettamente casalingo Windows 8 è già godibile a condizione di lasciarsi andare all'utilizzo delle nuove app ma per un'uso professionale e la necessità di utilizzare programmi di vecchio stampo potrebbe non essere così necessaria questa migrazione.

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