giovedì 19 dicembre 2013

L'evoluzione degli investimenti dei colossi dell'information technology

Se finora lo strapotere di due colossi di internet come Facebook e Google si è limitato al mondo virtuale, le cose stanno per cambiare.


Se fino a questo momento queste società si sono concentrate sui servizi, ora la tendenza sembra quella di orientare i propri investimenti sulle infrastrutture che ne permettono il regolare svolgimento. In sostanza, ciò che si sta cercando di fare è rendere sempre più indipendenti i colossi dell'informatica, accrescendo sempre più la loro posizione strategica, nonché il loro potere.

Ad avallare quest'ipotesi, arriva puntualmente un articolo del Wall Street Journal, secondo cui, le principali aziende web come le due citate in precedenza ma anche Amazon e Microsoft hanno lentamente acquistato porzioni significative dell'infrastruttura Internet. Ovviamente, questo rende le aziende di telecomunicazioni, che tradizionalmente controllano i cavi, molto nervose.

Google, per esempio, ha al momento più di 160.000 km di fibra ottica in tutto il mondo. Facebook ha appena completato l'installazione di una rete ad alta capacità in tutta Europa, che collega la rete con il suo enorme data center nella Svezia artica. Quest'ultimo ha anche investito milioni di dollari per aiutare la posa di 9500 km di cavi in ​​tutto il Pacifico.

Nel frattempo, la spesa per le infrastrutture di Amazon, che non fa eccezione,  è in crescita del 44%, (di $ 2,6 miliardi). Bezos ha acquistato diverse reti, così come Microsoft che ha costruito e investito nei cavi sottomarini.

In passato, le grandi aziende di telecomunicazioni erano libere di fissare i prezzi, e se i costi di banda sono in costante diminuzione, non vi è alcuna garanzia che questa tendenza continuerà nel futuro. Insomma le grandi aziende IT cercano di controllare il loro destino, e forse non solo probabilmente, dato che senza i milioni di utenti che usufruiscono di tali servizi, non esisterebbero queste aziende.

Quale potrà essere l'incidenza sui poveri utenti? Evidentemente questi colossi hanno tutto l'interesse nel far usare i propri servizi agli utenti, in qualche modo però, dovranno ammortizzare questi ingentissimi investimenti. Quindi si tratterebbe di una garanzia di qualità garantita e di manutenzione, probabilmente al miglior prezzo possibile, eppure qualche dubbio rimane. Queste le previsioni nel breve termine, ma nel futuro meno prossimo? Nei decenni a venire, è difficile fare previsioni, sta di fatto che tutto quel potere nelle mani di poche persone, suscita non poche paure.

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