mercoledì 29 gennaio 2014

L'intreccio tra BitCoin e il Deep Web

Già da qualche tempo, stiamo battendo la strada dei BitCoin, la nuova "moneta di scambio" data in pasto al web. Più di una volta abbiamo affrontato il tema della nuova moneta virtuale, osservando i fenomeni che l'hanno portato in breve tempo, ad affondare le proprie radici nella vita degli utenti, frequentatori della rete.


Dal 2009, quando i BitCoin fecero capolino nel web, ad oggi,  la valuta digitale ha fatto molta strada. Deve il conio a Satoshi Nakamoto, pseudonimo del suo creatore che ha realizzato un sistema di transazioni distribuite lungo la rete attraverso un database che le segue tutte, garantendo l'utilizzo del denaro solo al suo proprietario in tutta sicurezza tramite un sistema criptato e gestito dal network medesimo. Ecco che, grazie a questa procedura, si riesce ad evitare l'impiego degli intermediari che notoriamente conosciamo.

Il sistema di Cryptoccurrency trova in BitCoin il primo e più importante modello di sviluppo. A partire infatti da un portafoglio virtuale che creerete comprando bitcoin dai diversi circuiti autorizzati alla vendita, con Postepay su BitBoat.net o da TheRockTrading.com, Btc-e.com e Bitstamp.net.

Da qui in avanti avrete il vostro "bitborsellino" che vi assegnerà una chiave criptata sul vostro PC o presso enti terzi che come banche virtuali conservano e proteggono il vostro capitale.

Forse ricorderete la vicenda davvero beffarda che ha coinvolto, qualche mese fa, un povero ragazzo gallese (James Howells) che, dopo aver deciso di rottamare il proprio PC, scordò di conservare l'HDD sul quale era salvato il codice segreto del proprio conto BitCoin. Aveva acquistato 7.500 BitCoin molti anni prima, per circa 735 euro, eppure, al momento dell'insano gesto, il conto ammontava a circa 5,5 milioni. 

Nonostante questo malaugurato caso, il fatto di possedere una chiave univoca associata al proprio PC, rende possibile lo spostamento di danaro in forma anonima con altri possessori di un account BitCoin. Senza filtro, il circuito peer-to-peer di fatto nega qualunque intromissione di terzi nello scambio.

La nuova moneta è stata appena promossa dal senato americano e dalla Federal Reserve che ha dichiarato valido lo scambio economico attraverso il nuovo sistema finanziario, sostenendone di fatto la popolarità. 

Popolarità, insomma che sebbene per il momento non equiparano Bitcoin alla solidità dei sistemi a capitale monetario esistenti, lo vedono ampliare quotidianamente il proprio campo d'azione soprattutto nello scambio di autovetture, beni tecnologici (soprattutto su Bitroad.co.uk e Bitcoinstore.com) e servizi software. Naturalmente un grande polverone è quello sollevato dal trading fra BitCoin e le altre valute, in previsione della salita del valore di mercato dei BitCoin e dunque dell'accumulo di pacchetti di moneta.

Sostenitori illustri. Fra ricchezza ed establishment governative. E' davvero così: ha ricevuto il primo (mega) pagamento in BitCoin per uno dei suoi servizi lunari, Richard Branson, il magnate delle stelle e numero uno di Virgin Galactic, primissima linea aerea per viaggi spaziali, con sede ad Abu Dhabi.

Come è immaginabile, gli stessi punti di forza del sistema rappresentano un po' i suoi punti deboli: l'impossibilità di controllare la provenienza della moneta, e arriviamo al secondo tema del giorno: il Deep Web, ovvero quella realtà suburbana realizzata nelle retrovie di internet.

Ma cos'è il Deep Web o altrimenti detto  Dark Net? Per accedere, basta seguire una semplice procedura guidata, attraverso il quale vi sarà possibile guidare in perfetto anonimato, camuffando il vostro indirizzo IP, o per meglio dire, reindirizzando il vostro indirizzo. Un po' lo stesso metodo di criptazione utilizzato dal protocollo BitCoin, secondo cui le transazioni si appoggiano su server di tutto il mondo per poi tornare a destinazione, concludendo il loop.

La rete sotterranea di siti web facenti parte di questo famigerato Deep Web, abbraccia numerose proposte, tra cui siti che sponsorizzano e trafficano droghe, farmaci illegali e armi e al contempo, è terreno fertile per far proliferare immagini pedo-pornografiche e una piazza di incontro per pedofili e personaggi di dubbia morale. 

Uno dei siti più conosciuti nel settore è Silk Road (la Via della Seta), chiuso l'ottobre scorso, perché ritenuto l'"eBay delle droghe". Tale sito era considerato il mercato in cui si comprava e si vendeva un po' di tutto, in particolare droghe illegali. Queste compravendite erano possibili grazie all'uso dei BitCoin.

Uno rappresenta il simbolo del conio virtuale libero e l'altro rappresenta, o meglio ha rappresentato per anni, il mercato delle merci illegali, eppure le due realtà non sono affatto disgiunte:

Il primo BitCoin viene scambiato nel 2006, anche prese piede solo qualche anno dopo. Dread Pirate Roberts, non perse tempo e non si lasciò sfuggire un'occasione così prolifica infatti, nel gennaio del 2011 inaugurò il sito di Silk Road. Il mese seguente, il valore di BitCoin triplicò, fu allora che il Senato USA aprì un'inchiesta sul nesso fra Bitcoin e Silk Road.

A novembre il BitCoin perse il 90% del suo valore. Quest'ultimo è assai volatile in quanto le fluttuazioni dipendono dalla fiducia degli utenti e dei mercati. L'ostilità delle autorità statunitensi, evidentemente ne causarono l'oscillazione negativa.

Solo nel 2013, però, l'FBI localizzò e arrestò a San Francisco Ross William Ulbricht, la persona accusata di essere "Dread Pirate Roberts". Al momento dell'arresto Ulbricht era in possesso di 3,6 milioni di Bitcoin, l'equivalente, ai valori di oggi, di 2,3 miliardi di euro. Silk Road venne chiusa e i Bitcoin persero il 15%, ma recuperarono rapidamente il loro valore nei giorni successivi.

Nel mese di Novembre, venne però fondata Silk Road 2.0, e corrispose ad un'impennata del valore dei BitCoin, triplicando esattamente il suo valore. Su Silk Road, fino alla sua chiusura, si erano scambiate merci per un controvalore stimato di 1,2 miliardi di dollari USA.

Il valore attuale del BTC varia leggermente in funzione della piazza sulla quale viene scambiato. Il valore medio di riferimento odierno della piattaforma giapponese MtGox è 915,69 USD o 676,51 EUR per 1 BTC.

Ora, per dovere di cronaca, il Deep Web non è una sorta di paradiso dell'illegalità privo di controlli. Per fortuna aggiungerei, quindi, anche se la rete si è creata una nicchia oscura, seppur molto prolifera, la polizia postale cerca di sventare le realtà torbide e disgustose quotidianamente.

Quanto più si scava, tanto più ci si sporca le mani, in questo caso, più ci si immerge nel Deep Web, tanto più grossi saranno i guai in cui vi andrete a cacciare.

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