martedì 18 marzo 2014

"Software substitution" di che cosa si tratta? Quali saranno i campi coinvolti?

Il tema del lavoro e dell'automazione dei processi è, dall'invenzione della catena di montaggio della prima Ford T, al centro del dibattito dei lavoratori che, se inizialmente si sentirono confortati dall'attenuazione del carico di lavoro, in un secondo momento iniziarono a sentirsi minacciati, capendo che l'ausilio delle macchine e l'impiego sempre più massivo di tali dispositivi avrebbe minato il loro posto di lavoro.


Da quella Ford T sono passati più di 200 anni, cosa sarà cambiato? Nel mondo del lavoro è in atto una vera e propria rivoluzione organizzativa. C'è sempre meno bisogno di uomini, in quanto le itelligenze artificiali sono sempre più sofisticate e multitasking. Dal coro, spunta una voce particolarmente autorevole, in quanto fautore di questo cambiamento: è quella di Bill Gates, co-fondatore di Microsoft nonché uomo più ricco del mondo.

Nel dettaglio, potrete guardare il video tratto da un'intervista presso l'American Enterprise Institute lo scorso giovedì che lo aveva come protagonista.

Entro venti anni, secondo il visionario informatico, un sacco di lavori verranno sostituiti di netto da quella che definisce "software substitution", ovvero il fenomeno alla base della sostituzione del lavoratore a vantaggio di "bot software" che permetteranno di eseguire le stesse funzioni.

Ecco le parole di Bill Gates durante l'intervista.

La software substitution, che sia ai danni di autisti, camerieri o infermieri, sta progredendo [...] La tecnologia ridurrà la richiesta di lavoratori nel tempo, soprattutto per i lavori che richiedono scarsa abilità. Fra vent'anni da adesso, la domanda del lavoro sarà notevolmente inferiore in alcuni ambiti.
Non credo che la gente si sia resa conto di questo aspetto del futuro

conclude il co-fondatore di Microsoft.

Bill Gates non è l'unico a prevedere uno scenario così catastrofico per il mondo del lavoro del futuro. Lo scorso gennaio l'Economist aveva nominato decine di professioni che verranno sostituite da robot nei prossimi decenni, come ad esempio addetti al telemarketing, commercialisti e lavoratori al dettaglio.

Secondo Gates, i governi saranno costretti ad attuare notevoli riforme del mondo del lavoro per incoraggiare le imprese ad assumere dipendenti in carne ed ossa, eliminando ad esempio le tasse sul reddito e sui salari, ma senza aumentare del tutto il salario minimo, per non scoraggiare i datori di lavoro ad assumere personale per le professioni che vivranno peggio l'inizio della "software substitution".

Il fantasma di una società in cui i robot sostituiranno gli esseri umani in molte occupazioni non è poi così lontano. Se si dà retta a questo studio di Bloomberg. Si parla di massimo 10 o 20 anni, non di un futuro prossimo, quindi, state in guardia!

A tal proposito dall'Università di Oxford arriva uno studio ad hoc. La ricerca ha identificato una lista di impieghi che si prestano particolarmente all'automatizzazione informatica. A seguire, un istogramma rappresentante i mestieri che potrebbero essere svolti facilmente dai robot:


La "job revolution" coinvolge categorie di lavoratori del tutto inaspettate! Se la crisi ha reso il mondo del lavoro precario e inaccessibile o quasi, la "software substitution" potreppe dargli il colpo di grazia!

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