sabato 3 maggio 2014

La crisi nell'industria del cinema porterà a soluzioni bizzarre? Ecco cosa ne pensa il CEO di DreamWorks

Il nostro blog, sin dalla sua nascita, non ha mai tradito la sua vocazione per le tecnologie; se da sempre l'elettronica è alla base di qualsivoglia post, il mondo cinematografico (lato tecnologico ovviamente) ha sempre avuto un gran fascino su di noi. Formati di distribuzione, forme di multimedialità alternative o, più semplicemente, nuove strategie di fruizione del medesimo servizio.


Va da sé, che oggi ci occuperemo proprio di questo: quali saranno le prospettive del mondo cinematografico? Cosa ci aspetta nel prossimo futuro? 

Lo spunto ci arriva dalle dichiarazioni di un "pezzo grosso" del settore: Jeffrey Katzenberg, ovvero il CEO di DreamWorks Animation, alias, il padre di titoli come Shrek, Madagascar, Kung Fu Panda e Dragon Trainer.

Cosa avrà mai detto di così sconvolgente Mr. Katzenberg? Durante un dibattito in occasione della Milken Global Conference di Beverly Hills, sull'industria del cinema, a proposito delle forme di distribuzione e di pagamento, Katzenberg ha affermato

Credo che cambierà il modello e non si pagherà più per il periodo di disponibilità. Un film arriverà nelle sale dove verrà proiettato in esclusiva per 17 giorni, tre weekend, dove si raccoglie di norma il 95% del fatturato per il 98% dei film. A partire dal diciottesimo giorno il film verrà reso disponibile ovunque e si pagherà per la dimensione dello schermo su cui viene fruito. Il prezzo al cinema sarà di 15 dollari, su una TV da 75 pollici sarà di 4 dollari e su un smartphone sarà di 1,99 dollari. Le realtà che esisteranno quando questo accadrà, e accadrà, reinventeranno l'industria del cinema.

Secondo il CEO di Dreamworks si tratta di uno scenario che diventerà realtà nel giro dei prossimi 10 anni, in un settore che ora come ora non è in crescita e che ha bisogno di un'idea capace di reinventarlo completamente.

Del resto, la rapida proliferazione di dispositivi portatili con schermi di dimensioni relativamente piccole, per il consumo di contenuti multimediali, rappresenta una novità con cui il mondo del cinema dovrà obbligatoriamente confrontarsi e per la quale la distribuzione multipiattaforma rappresenterà un elemento imprescindibile.

E' tuttavia la filosofia del costo "per pollice" che pare un po' bizzarra: i servizi (come Netflix ed iTunes per esempio) che già attualmente offrono gli stessi contenuti per varie tipologie di dispositivi praticano un modello di business basato su un abbonamento o sul singolo prezzo di acquisto a prescindere dalla dimensione dello schermo su cui il contenuto verrà fruito.

Partendo dalla situazione attuale il passaggio verso lo scenario tracciato da Katzenberg non sembra del tutto indolore: il pubblico dovrà infatti abituarsi all'idea di un prezzo differenziato, mentre le realtà che si occupano della distribuzione dei contenuti dovranno adottare un nuovo sistema di controllo e verifica per assicurare il corretto addebito di ciascuna operazione di acquisto/noleggio.

Scherzo d'aprile in netto ritardo o scenario surreale? Katzenberg, ci volevi spaventare? Beh, forse in parte ci sei riuscito! Ma è davvero questo il modo per risollevare le sorti del mondo della cinematografia?

0 commenti:

Posta un commento

 
Tecnodiary2 © 2011