Nelle ultime settimane, si è tanto parlato del nuovo sistema di domotica, che Apple sarebbe pronta a lanciare, in vista del prossimo WWDC 2014.
Le informazioni che si inseguono sono confuse e contraddittorie, ma allora, cosa c'è di vero e quali sono le informazioni fuorvianti?
Partiamo dalle poche certezze che abbiamo: al prossimo WWDC che parte la prossima settimana, Apple presenterà agli sviluppatori un qualche tipo di novità relativa alla gestione delle case smart.
Si era arrivati addirittura a parlare di una sorta di tecnologia che facesse da trait d'union tra tutti i gadget della domotica già presenti sul mercato. In altre parole, una specie di piattaforma centralizzata che permettesse di unire sotto il medesimo tetto termostati, lampadine, serrature, sensori da giardino e climatizzatori di nuova generazione.
Per quanto suggestiva, questa ipotesi è davvero troppo ambiziosa, anche per i budget e le risorse di Cupertino e le ultime indiscrezioni, avallano quest'ultima considerazione.
Apple sta semplicemente mettendo a punto un nuovo programma di certificazione dei dispositivi e delle app presenti sul mercato. In sostanza, un banale "Made for iPhone" che permetta agli utenti di riconoscere al volo i prodotti nativamente compatibili coi propri gingilli iOS, e che faccia guadagnare ad Apple qualche spicciolo di royalties, né più né meno come avviene per i controller di gioco.
Ovviamente questo non potrebbe scaldare gli entusiasmi degli addetti ai lavori e degli appassionati del marchio della Mela morsicata. Andiamo allora alla ricerca di qualche dettaglio che possa scaldare gli animi.
Invece di preoccuparsi degli hub e di quel che potrebbe funzionare con gli altri dispositivi [...] i consumatori possono cercare l'etichetta MFi e essere sicuri così di poter tirare su il proprio sistema di domotica e di controllarlo attraverso i dispositivi iOS. Tecnicamente è possibile che l'utente possa controllare alcune funzionalità direttamente da telefono o tablet senza aprire l'app specifica, oppure, è possibile che l'app giusta venga aperta in automatico a seconda dell'hardware presente in casa o in seguito a un comando vocale.
scrive Gigaom,
Il che significa che non ci sarà alcun software Apple a gestire devices come il Nest (il termostato di Google) o le Philips Hue (la lampadina della casa olandese); per questi prodotti occorrerà ancora l'app nativa.
Cupertino però si concentrerà sui prodotti con WiFi integrato, e si vocifera anche del controllo vocale attraverso il Bluetooth.
Ahinoi, per scoprirlo, dovremo attendere il WWDC in programma per lunedì 2 giugno. L'aspetto positivo è che ormai mancano poche ore.
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