mercoledì 15 aprile 2015

Progetto Fi: così Google diventa MVNO

A Gennaio vi avevamo parlato dell'intenzione di Google di diversificare il proprio business, approcciandosi al mondo della telefonia, seppur in modo un po' particolare.


Nonostante non approderà sul territorio nazionale, si suppone andrà a stimolare la competizione del settore telefonico d'oltreoceano. Google, come già anticipato mesi fa, diventerà presto un operatore telefonico virtuale (MVNO).

A confermarlo è stata la stessa società al Mobile World Congress che, durante l'evento Sundar Pichai (tenutosi a Barcellona), aveva palesato l'intenzione di offrire un servizio wireless a "corto raggio", ovvero sarebbe diventato un MVNO (mobile virtuale network operator).

Acquistando il diritto d'uso delle reti di un operatore telefonico vero e proprio, Google avrebbe cominciato presto ad offrire un proprio servizio per la connettività in mobilità. A tal proposito, però, giungono le indiscrezioni di Android Police.

Le novità sono state intraviste all'interno del codice di un'applicazione chiamata Tycho, presente su un firmware di Nexus 6, pubblicato probabilmente per errore su un sito chiamato MotoFirmware.center.

Il firmware faceva parte di una versione per tester e addetti ai lavori, ed è stato infatti subito rimosso successivamente alla pubblicazione del report di Android Police.

Tycho è l'applicazione per gestire il servizio e quest'ultimo dovrebbe essere chiamato proprio "Fi". Si tratta probabilmente di nomi in codice, anche se di "Fi" all'interno del firmware appare anche il possibile logo.

L'app consente di monitorare spese, utilizzo dei dati nel piano tariffario e di gestire determinati dettagli sul piano scelto. Attraverso il software si potrà anche cambiare il numero telefonico, o attivare e chiudere un determinato account.

Il concetto alla base di "Fi" è che il cliente paga quello che usa, all'interno comunque di un abbonamento "flat".

Una volta superato quanto concesso dal proprio piano tariffario, ad esempio, Google ci farà automaticamente pagare una tariffa prestabilita per ogni gigabyte extra utilizzato. Nell'account si potranno addebitare anche delle spese "Extra", probabilmente, specula la fonte, relative ad acquisti su Google Play Store o sui servizi proprietari di Big G.

Project Fi utilizzerà in America le reti di T-Mobile e Sprint, con una funzionalità di auto-switching che permetterà di scegliere la migliore sulla base della qualità in un dato momento del segnale offerto da entrambe le scelte.

Non poteva mancare la parte relativa ai banner pubblicitari: Google starebbe pianificando l'invio di pubblicità mirata all'utente del servizio partendo dalla cronologia delle chiamate, probabilmente per offrire tariffe più competitive rispetto agli stessi operatori che le offrono le reti.

Non sappiamo ancora quando Google diventerà un vero e proprio MVNO e quali saranno i prezzi che applicherà, tuttavia la novità potrebbe essere imminente, anche se per molto tempo esclusiva per gli utenti d'oltreoceano.

E' di oggi la notizia secondo la quale Big G è nell'occhio del ciclone, accusata dall'Antitrust UE di abuso di posizione dominante: il futuro sarà più roseo sotto questo punto di vista? Lascio a voi la risposta.  

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