sabato 9 maggio 2015

Ricerche Internet: mobile batte desktop

Ormai, praticamente tutti hanno uno smartphone, questo però oltre ad aver cambiato l'esperienza multimediale, ha anche rivoluzionato il mondo delle ricerche internet.


Era già nell'aria l'anno scorso da alcune società di analisi di mercato, e martedì è stato confermato anche dalla stessa Google in un comunicato stampa.

Il PC (o Mac) non è più la prima fonte di ricerche sulla rete:

I consumatori utilizzano sempre più il loro smartphone per ottenere le proprie risposte in dieci paesi diversi [...] infatti su dispositivi mobile vengono effettuate più ricerche che su computer in 10 paesi diversi

fra questi troviamo anche USA e Giappone.

Big G non ha elaborato ulteriormente questi dati: non sappiamo quali siano gli altri paesi, né quando il sorpasso sia avvenuto di preciso; in dieci paesi del mondo, tuttavia, sul motore di ricerca più diffuso al mondo vengono impartite più query da smartphone che da postazione desktop. Non sono purtroppo stati rilasciati dati più specifici.

Nella categoria dei desktop, anche se pare abbastanza controverso, rientrano anche i tablet, quindi nella definizione di mobile Google considera esclusivamente smartphone e phablet.

Se a Mountain View hanno pensato di rilasciare queste informazioni, dovremmo ora capire quale fosse l'obiettivo della stessa.

Da tempo Google ha avviato un processo di valorizzazione del canale mobile, coinvolgendo anche i partner commerciali, editoriali e pubblicitari (inserzionisti). 

In passato, Google aveva introdotto la dicitura Mobile-friendly a fianco dei siti ottenuti in risposta nella ricerca, proprio per indicare che i contenuti fossero adatti alla visione su smartphone. Per rientrare nella categoria è necessario osservare alcune regole, con l'obiettivo di migliorare l'esperienza d'uso sul sito per chi accede da un dispositivo con display di dimensioni ridotte.

Solo alcune settimane fa, il "Mobile-friendly" è diventato un elemento indispensabile per ricevere una certa priorità nelle ricerche effettuate da dispositivi mobile, ed il motivo potrebbe essere spiegato dalla statistica rilasciata sommariamente da Google negli scorsi giorni.

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