venerdì 27 aprile 2012

Nintendo: in perdita dopo 30 anni

Nintendo, colosso nipponico dei videogames, per la prima volta dopo 30 anni, chiude l'anno con una perdita 246 milioni di dollari che va ad aggiungersi a un brusco calo del fatturato -36% e e a un volume di vendite della Wii (la sua console domestica) che non è mai stato così basso (9,8 milioni di macchine vendute al 31 marzo, 15 milioni in meno rispetto ai dodici mesi precedenti).


Sono ormai un paio di anni che Nintendo mostra segni meno sul suo bilancio. Wii, la console fenomeno che ha rivoluzionanto il mercato dei videogiochi, battendo le rivali Ps3 e Xbox 360, ha sei anni. Molti, moltissimi per essere una console di videogame. Figuriamoci poi per una macchina come la Wii realizzata con hardware low cost, priva di grafica in alta definizione e che deve il suo successo al controller con i sensori  che ha sì allargato il pubblico dei videogiocatori ma è stata presto in qualche modo copiata dalla concorrenza (e in maniera più innovativa). Il calo delle vendite è presumibilmente imputabile a questo. 

Quest'anno poi sarebbe dovuto essere l'anno della Nintendo 3Ds, la console portatile che per prima ha sdoganato il 3D senza occhiali. Quest'ultima doveva raccogliere l'eredità della Ds, la macchina da taschino più venduta della storia (150 milioni di unità nel mondo) ma le vendite da subito sono state al di sotto della attese, complice un prezzo (250 euro) troppo alto per un mercato che ha cominciato a scoprire i giochi anche su tablet e smartphone. 

Con tutta probabilità le App di Apple e affini sono state la causa di un erosione di preferenze per la console portatile per eccellenza. La riduzione di prezzo che è avvenuta solo in un secondo momento ha cercato di mettere una pezza sulla falla generata, tant'è che persino il "presidentissimo" Satoru Iwata ha chinato il capo e si è tagliato lo stipendio. Una chiara ammissione di colpa evidentemente.

Le vendite sono presto ripartite, tuttavia le 13,5 milioni di console distribuite al 31 marzo per quanto rappresentino un risultato notevole non hanno dato una mano ai conti. Anzi, parte di queste macchine sono ancora vendute in perdita. La speranza di Nintendo si chiama Wii U, anche se come detto in un post pubblicato da noi qualche tempo fa, gamesindustry osserva un'abbondante arretratezza rispetto alle rivali.

La rinascita di Nintendo dipenderà quindi dalle innovazioni di Wii U. In sintesi le novità della nuova console da casa erede di Wii si riassumono in un nuovo controller. Questa volta sarà un tablet a controllare l'intero sistema di gioco.

La nuova console potrebbe non bastare a risanare i conti della società nipponica; la concorrenza è agguerrita: Sony e Microsoft, rivali blasonate sono state affiancate dal colosso di Cupertino. Il mercato videoludico è tutt'altro che scontato però, chissà su quale gioiello tecnologico cadranno, nei prossimi mesi, gli occhi degli amandi del videogaming.


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